Monte Bracco, 14-10-2007

L'idea di andare ad arrampicare sul monte Bracco è nata per evitare il terzo tentativo di arrampicata alla falesia "La Baita": i primi due tentativi sono falliti a causa del maltempo e così abbiamo cominciato a pensare che quella falesia portasse sfiga.
Dopo varie mail, sms e contatti vari il solito trio formato da Rick, Maramau e Dax, puntuale come al solito, la domenica mattina alle 7:00 si ritrova a Piossasco pronto per partire verso Saluzzo.
Prima ancora di salire in macchina comincia la musica...

Arrivati a Sanfront, l'ultimo paese prima di arrivare ai piedi del monte, abbiamo fatto una breve colazione, quindi siamo rimontati in macchina per raggiungere il parcheggio dal quale iniziare la camminata. Devo ammettere che prima di trovarlo abbiamo fatto qualche giro, anche perchè, come spesso accade, non c'era alcuna indicazione...o forse non l'abbiamo vista.
Il parcheggio era pieno di macchine (e di persone che non si toglievano di mezzo...), comunque abbiamo trovato un posticino e poco dopo eravamo in marcia verso le pareti: il cammino è tutt'altro che facile, infatti sono circa 45 minuti di marcia su terreno con una pendenza che si potrebbe definire...faticosa. Non pensate neanche lontanamente di andare in questa falesia con "la famiglia".
Finalmente siamo arrivati sotto le lunghe vie dello Sperone Centrale. Un istruttore del CAI ci ha subito informato che sarebbero arrivate circa 80 persone per far scuola di Roccia, così siamo praticamente scappati, alla ricerca di un settore meno frequentato.
Disastro.
Siamo finiti in un posto poco pratico da raggiungere e, dopo aver scelto la via più facile, ci siamo subito accorti di un problema: i chiodi erano a circa 10 metri l'uno dall'altro e pure arrugginiti, praticamente morte certa in caso di caduta. Abbiamo provato lo stesso a chiudere un tiro, ma l'istinto di sopravvivenza ci ha suggerito di abbandonare l'impresa, giudicando la via non adatta a chi vuol restare tra i vivi. Purtroppo avevamo già piazzato un rinvio e per toglierlo abbiamo perso un sacco di tempo.

Sconsolati, ci siamo rimessi in marcia con l'intento di giungere al settore delle Ninfe.
Ooooo, finalmente abbiamo trovato una parete su cui arrampicarci!!! E siamo partiti con un tiro di riscaldamento, difficoltà 4: alla faccia del 4, al primo rinvio XX (meglio non fare nomi) è stato costretto ad abbandonare la causa...anche perchè la sera prima aveva mangiato e bevuto troppo. Va beh, in ogni caso alla fine è andata.
Subito dopo, tanto per aumentare un po' la difficoltà, siamo passati a un 3+...anche qui non si sa bene con che criterio è stata assegnata la difficoltà, ma alla fine è andata.
Non potevamo certo tornare a casa con alle spalle un 7+, dato però dalla somma di due tiri, così abbiamo deciso di affrontare un ingannevole 6A. Ingannevole perchè visto da sotto sembrava veramente facile...invece...chiuderlo abbiamo usato la famosa pratica del "giro intorno alla difficoltà", tanto per arrivare in sosta.
Insomma...che dire...giornata un po' deludente, abbiamo faticato tanto per poi fare 3 tiri in malo modo. Darei personalmente un giudizio negativo, anche per il tempo nuvoloso dall'inizio alla fine, però, considerando il numero di vie, non metto in dubbio che il Monte Bracco sia una destinazione obbligatoria, soprattutto per chi ama percorrere vie lunghe.

Rick